Cake Halloween – quinoa e zucca! ig bassissimo
Tutto pronto per giovedì sera? Spero di sì, nel frattempo eccovi una …
Un calzone di pasta matta da infilare in un portapranzo e consumare in ufficio. Lo potete riempire con i funghi, come vi propongo io, o con un avanzo della cena: peperonata, fagiolini saltati in padella… Qui la raccolta delle altre ricette di #iomangioinufficioabassoindiceglicemico.
Ingredienti per un calzone = 1 pranzo
1 porzione di pasta matta integrale – 150 g all’incirca
100 g funghi misti o champignon
½ porro
2 cucchiai di olio EVO
Sale
Pepe
20 g formaggio grana grattugiato
Cottura
150 gradi
20 minuti
Preparazione
Pasta matta – Non finirò mai di postare la ricetta della pasta matta. È un passepartout, è indispensabile, parola mia. Dunque la ricetta base per un panetto di pasta matta prevede: 300 g di farina integrale di grano tenero, 50 ml d’olio Evo, 200 ml d’acqua tiepida e un pizzico di sale. Nella terrina impastate la farina con il sale e l’olio, lavorate aggiungendo acqua tiepida sufficiente a ottenere una pasta soda e liscia. Continuate lavorando l’impasto sulla spianatoia per 5/10 minuti. Deve essere soffice e più morbido della pasta per le tagliatelle.
La pasta matta è una fantastica base per salato (ma anche dolce aggiungendo due cucchiai di zucchero di cocco). Ben avvolta nella pellicola trasparente si conserva nel frigo per diversi giorni. Potrete quindi prepararla e utilizzare per più pasti in ufficio.
Per il nostro calzone ne occorre un panetto 150 g, che spianerete col mattarello aiutandovi con altra farina.
Farcia – Fate saltare nella padella leggermente oliata i funghi e il porro, aggiungete il sale. Posizionate la farcia al centro della pasta, cospargete di formaggio grana e bagnate i bordi interni di acqua, poca mi raccomando.
Arrotolate i bordi su loro stessi formando il classico calzone.
Cuocete per una ventina di minuti a 150 gradi.
Tutto pronto per giovedì sera? Spero di sì, nel frattempo eccovi una …
Questa ricetta della Chutney di frutta e spezie con l’aggiunta del caffè …
Una domenica d’agosto, sotto l’ombrellone sulle pagine de LA STAMPA mi ha …