Cake Halloween – quinoa e zucca! ig bassissimo
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Cosa non si aspettavano di fare le Tre Civette nel bel mezzo di un settembre dal meteo incerto? Un fine settimana tra ville venete, giardini, bagni termali e ottimo cibo, e invece…eccolo qui!
Sissì, la settimana scorsa, valigie alla mano io e le pennute siamo partite per Abano e i Colli Euganei, alla volta del BWell2 organizzato dal Bristol Buja di Abano. Ma arrivata là me le sono perse, letteralmente. Chi svolazzava sulle vasche di fango, chi si posava sulla spalla dello chef Enrico Magro per rubargli segreti dei suoi dessert superleggeri. Chi sbirciava nella Maison BB alla ricerca di qualche massaggio particolare. A quel punto le ho lasciate fare e mi sono goduta la vacanza, e che vacanza!
I fanghi, per cominciare, che ad Abano sono una cosa seria, costituiti da argilla finissima immersa nell’acqua termale che sgorga attorno agli 82 gradi. Vengono lasciati maturare per due mesi secondo un antico brevetto che la arricchisce di principi attivi benefici, e ogni mattina sono travasati in grossi secchi diretti alle fanghine, – cioè le operatrici che immergono gli ospiti sotto uno strato di fango e li lasciano lì a sudare in pace.
Fango vuol dire anche bagno termale e massaggio….mmhm…
Al Bristol Buja dopo i fanghi che si fa? Un tour nel percorso INFERNO, PURGATORIO, PARADISO, per esempio, giro che va dalle saune e cascate emozionali agli idromassaggi per finire nella Stanza del Sale. Io amo la Stanza del Sale, e anche le civette. Infatti le ho trovate tutte e tre sdraiate a occhi chiusi, avvolte nei loro accappatoi. Ho girato i tacchi e le ho lasciate tranquille. Mi sono buttata nella piscina alimentata da acqua termale.
Il pranzo è stata una scoperta. Il menu prevede classiche ricette, splendidamente cucinate e servite, e proposte BWell, una scelta innovativa di tipo vegetariano latte-ovo-pesce. Ingredienti di prima qualità, molto pesce, pasta e riso integrali, dolci spaziali. Oltre al menu alla carta il ristorante offre insalate, legumi, frutta e dessert a buffet. La cucina è capitanata dallo chef Claudio Crivellaro, coadiuvato da uno staff di prim’ordine.
Avete capito, qui ci si infanga per bene e si mangia divinamente. E poi?
Poi si va a girare per i Colli Euganei, nelle ville che emergono nel verde delle colline, e stupiscono con i loro giardini perfetti, i portoni tirati a lucido, le siepi tagliate con cura maniacale quasi fossero ancora abitate da padroni amorevoli e da un’esercito di servitù, tanto che ti volti ad aspettare una carrozza, una crinolina, uno stalliere. Ma no sei solo tu che calpesti la ghiaia dei vialetti, e a farti compagnia ci sono i ragazzi che allestiscono le sale per un matrimonio.
La secentesca Villa Barbarigo, Pizzoni Ardemani, a pochi chilometri da Abano, è tutt’ora abitata dai proprietari che ne fanno visitare il giardino ideato da Luigi Bernini: un complesso monumentale costituito da fontane, ruscelli, cascate, scherzi d’acqua e peschiere. Il Bernini ha rappresentato il percorso spirituale che l’uomo deve compiere verso la purificazione e la salvezza, rafforzato anche dalla presenza di un labirinto di bossi lungo un chilometro e mezzo, dall’Isola dei Conigli che simboleggia il superamento dei limiti dell’uomo attraverso la procreazione e dalla Statua del Tempo, un vecchio con le ali, che, tiranno e democratico, delimita il percorso terreno.
Ecco, avete compreso perché da qualche giorno le civette se ne vanno in giro con quel sorrisino ebete: hanno passato dei giorni davvero speciali, e stanno già organizzando di tornare ad Abano al più presto.
E io cosa posso aggiungere? Tanti sono stati gli incontri con i produttori del territorio, nella valigia ho trovato posto per ognuno di loro. Nelle prossime settimane vi racconterò cosa ho scoperto…
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