Il carrello dei formaggi…alla riscossa

La parata dei formaggi

Quante volte vi è stato offerto il carrello del formaggio durante una cena gourmet? Forse nessuna. Questa è la sfida:  riproporre la sana abitudine di mettere in carta  del formaggio di qualità, legato al territorio.

Il carrello dei formaggi è ancora attuale?

La ristorazione sembra aver perso interesse nella promozione del formaggio. A volte lo si trova in carta,  semi nascosto, raramente dettagliato nelle spiegazioni, spesso sotto la voce riepilogativa “ruota di formaggi”. Sì, ma quali? Di dove? Raccontateceli per favore!

Per colmare questa lacuna Claudio Porchia de I Ristoranti della Tavolozza, –  della quale fanno parte 130 locali dal ponente Ligure, al Piemonte e Valle d’Aosta – ha lanciato il contest denominato “Il Carrello dei formaggi”, invitando i ristoratori che fanno parte dell’associazione a dare lustro ai formaggi e ai casari dei loro territori.

L’inizativa è partita a Valcasotto, in “casa” di Beppino Occelli nei magnifici spazi del borgo piemontese che racchiudono le cantine di stagionatura di diversi formaggi, il ristorante, la struttura ricettiva e un negozio ben fornito.

Nell’occasione Beppino Occelli ha  proposto una ricca degustazione dei suoi migliori prodotti, raccontando di sè e dell’azienda che porta il suo nome, e dei progetti futuri.

Il burro è il grande protagonista della degustazione di Occelli

Burro da solo, con pane croccante e acciughe, in accompagnamento ai formaggi stagionati, nelle crostate. Bellissima la storia raccontata da Beppino di come ha imparato a produrre il burro….

Tra gli stagionati ho amato il formaggio con frutta e grappa e quello in foglie di castagno. Tra i freschi quello di capra.

La degustazione è stata accompagnata dal Dogliani Superiore della cantina La Fusina, mentre il dolce dall’ottimo Asti Moscato Bianco di Acquesi.

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