Muffin al caffè….raccogliamo il guanto della sfida di novembre dell’MTC Challenge

La Bottega del Caffè è un’opera teatrale di Carlo Goldoni scritta nel 1750.

Si svolge a Venezia, nel Settecento, in una piazza con tre botteghe: al centro della scena c’è un caffè, a destra un parrucchiere,  a sinistra di un biscazziere. Lì vicino troviamo la casa della ballerina, e una locanda.

Goldoni stesso nel parlare di quest’opera, descrisse la trama nel seguente modo.

La vicenda è ambientata in una bottega da caffè, in cui si intrecciano molte azioni ad un tempo e dove ogni personaggio ha interessi e caratteristiche diversi; eppure ogni soggetto ha un rapporto con gli altri. La storia che ha più rilevanza è quella di due sposi, molto diversi tra loro: il marito è un uomo sulla cattiva strada, indebitato e con la passione del gioco, mentre la moglie è virtuosa e paziente. Il padrone della bottega è un uomo onesto e discreto, che tenta di rendere felice questo matrimonio in crisi, correggendo l’uno e rendendo contenta l’altra. In contrasto, c’è un maldicente, che inquieta tutti e annoia chiunque entra nella bottega. Questo personaggio viene da tutti scacciato alla fine della commedia.

Ma perché io e le Tre Civette ci siamo messe a parlarvi proprio di questo?

Perchè siamo nel bel mezzo di una sfida, anzi ad un challenge dell’MTC Challenge, una combriccola di appassionati di cucina che si si sono inventati un blog a “sfi-da-pe-ren-ne”, tanto da affibbiarsi una denominazione che è già tutto un programma.

Traggo le righe seguenti dalla pagina chi siamo.

“Il gioco più divertente del web”, “un tunnel senza uscita”“una scuola di cucina, senza maestri”,“un gastro-carcere”…In qualsiasi modo lo si definisca, è impossibile racchiudere in un’unica etichetta  la variegata realtà dell’MTChallenge, la sfida culinaria nata nel maggio del 2010 dalle pagine di  Menuturistico e diventata oggi il gioco più frequentato e più famoso della blogsfera.

La sfida di novembre dell’MTC Challenge vede il muffin come protagonista, e voi amici civettosi sapete che io e le Tre Civette ai muffin non resistiamo, quindi largooooooooooooo………siamo scese in campo!

E poichè l’MTC voleva complicare un attimo questa – apparentemente semplice – sfida, ha richiesto ai concorrenti a legare la ricetta ad un’opera letteraria. Noi,  da buone coffee addicted abbiamo pensato a Goldoni, e alla sua Bottega del Caffè.
Ovviamente il nostro è un muffin  a basso indice glicemico, e per l’occasione abbiamo adoperato una fantastica farina integrale di farro macinata a pietra. Poi abbiamo aggiunto dell’ottimo  zucchero di cocco, olio EVO, latte di capra.

Come si preparano i muffin  al caffè di farro integrale

Tempi

5 minuti + 15 di cottura

Ingredienti

Dose per 12 muffin
150 gr farina di farro integrale macinata a pietra
100 gr zucchero di cocco
2 cucchiai di caffè solubile
60 ml di olio EVO dal gusto non troppo deciso
100 gr latte di capra
100 gr composta di mele
2 uova intere
½ bustina lievito per dolci, meglio se bio
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

Cottura

170 gradi
15 minuti

Preparazione

Mescolate accuratamente in un recipiente gli ingredienti secchi.  Quindi aggiungete le uova, la composta di mele, l’olio EVO, il latte di capra.

Appoggiate i pirottini negli spazi appositi della teglia e versate l’impasto a cucchiaiate.

Infornate quindici minuti a 170 gradi.

50 sfumature di caffè – libro

2 commenti

  1. Ciao. Benvenuta all’MTChallenge. Siamo una gabbia di matti ma ci divertiamo un sacco. Sei entrata alla grande con dei muffins davvero deliziosi.
    A presto. Mnauela

  2. Carissima Raffaella, innanzitutto tanto piacere di conoscere te e il tuo blog. Ho già sbirciamo nella sezione “about” dove ho visto che segui una cucina sana ma molto fantasiosa ed equilibrata. Già per questo ti adoro. Ultimamente non tanto, ma fino a poco tempo fa le mie ricette erano soprattutto con ingredienti alternativi, più sani e salutari con cui cerco di invogliare i miei figli in primis, i lettori in secondi 🙂
    Ma ora torniamo a te e ai tuoi muffins specialissimi!
    Anche io sono una coffee addicted anche se non conosco questa opera di Goldoni, mi sembra di capire che comunque la bottega del caffè era anche allora un punto di riferimento più che un semplice locale, dove persone diversissime tra loro si incontravano e le cui storie si mescolavano davanti agli occhi del barista, un po’ come capita oggi insomma.
    Hai usato ingredienti veramente speciali, la farina di farro integrale (ne conosco il profumo!), lo zucchero di cocco non l’ho mai assaggiato, sarà in lista per la prossima spesa da Naturasì 🙂 e la composta di mele che oltre al profumo dona anche al composto una morbidezza unica senza ricorrere all’aggiunta di grassi.
    Bravissima, veramente complimenti!
    Un abbraccio e grazie infinite!!!

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