
Marathopita alle bietole
Maratho (il nome greco del finocchio) è tra le erbe cretesi altamente aromatiche.
Oggi vi proponiamo un dolce davvero particolare, fatto con il teff.
Infatti i suoi chicchi misurano meno di un millimetro di diametro e sfuggono dalle mani. Sono piccoli al punto che con una manciata è possibile seminare un intero campo. Il teff è una graminacea – quindi priva di glutine – nota in Eritrea già nel 4000 a.C. Oggi si trova anche in Australia e in India.
Data la dimensione del chicco, nella macinazione è impossibile separare le varie parti, di conseguenza la farina che se ne ricava è sempre integrale. Tradizionalmente in Africa la farina di teff veniva, e viene ancora, impiegata nella produzione dell’injera o enjera pane a fermentazione batterica.
Ingredienti
150 g teff chiaro
200 ml latte di capra o soia
1 mela
4 cucchiai di zucchero di cocco o altro low ig
1 busta di vanillina
4 cucchiai di crema di mandorle
150 g lamponi
Cottura
30 minuti
Preparazione
Mettete il teff in ammollo già la sera precedente, al mattino scolatelo e fatelo cuocere nel latte allungato con acqua assieme allo zucchero e alla vanillina.
A metà cottura aggiungete la mela sbucciata e tagliata a pezzetti. Appena spento il fuoco mescolate la crema di mandorle e dividetelo in quattro vasetti o coppe da macedonia.
Fate raffreddare e prima di servire decorate con i lamponi.
Maratho (il nome greco del finocchio) è tra le erbe cretesi altamente aromatiche.
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