Terrina di caprino e pomodoro nero di Seborga

Terrina di caprino e pomodoro nero di Seborga

TERRINA DI CAPRINO E PNS (3)

L’ultima volta vi ho raccontato delle Civette e di come sia venuta in possesso dei mitici pomodori neri di Seborga.  Quello che non sapete, non tutti per lo meno, è proprio la storia del piccolo paese arrampicato in cima alla vallata di Bordighera.

Il Principato di Seborga (così sta scritto nei cartelli che precedono l’entrata in paese) ha impugnato da decenni la legittimità della sovranità dello Stato Italiano sul suo territorio per una serie di vicende storiche che culminano con la contestazione della annessione al Regno di Sardegna, conseguentemente al Regno d’Italia, e quindi alla Repubblica Italiana.

Per questo motivo a Seborga esiste una amministrazione comunale ma parallelamente è in vigore una monarchia costituzionale elettiva retta da un Principe (attualmente S.A.S. Marcello I). Inoltre il Principato conia proprie monete, (i luigini);  stampa propri francobolli ecc ecc.

Ok, direte voi, ma tutto ciò che c’entra con  il pomodoro nero di Seborga?

Assolutamente nulla, lo ammetto, però lasciatemi dire che è una storia affascinante che assomiglia ad una avventura di altri tempi e che non solo è  vera, ma avviene a meno di un chilometro da casa mia….

TERRINA DI CAPRINO E PNS (1)

 

Terrina di caprino e pomodoro nero di Seborga

(no lattosio, no glutine, no uova, ig bassissimo < 35)

 

Tempi:

10 minuti per prepararlo + 3 ore di riposo

 

Ingredienti:

Parte bianca:
150 gr formaggio caprino
100 ml latte di capra
1 cucchiaio semi di zucca decorticati
½ cucchiaino agar agar

 

Parte rossa:
1 pomodoro nero di Seborga – abbastanza grande o due piccoli
1 cucchiaino di zucchero di cocco
½ cucchiaino agar agar
Olio Evo

 

 TERRINA DI CAPRINO E PNS (4)

Preparazione

Parte bianca:

Scaldate in una pentolina per qualche istante il latte di capra con l’agar agar. Aggiungete il formaggio caprino, schiacciatelo con la forchetta e frullatelo col mixer ad immersione. Sulle prime vi sembrerà eccessivo usare il mixer perché sembra perfettamente amalgamato, ma quando c’è di mezzo l’agar agar è meglio essere scrupolosi…

Rovesciate nello stampo prescelto e buttateci sopra qualche seme di zucca.

Infilate nel frigo. 

Io come stampo ho riadoperato il contenitore dei caprini (sarà contenta la mia amica Nadia che è una maga del  riciclo-creativo): è perfetto a questo scopo sia come misura, che per la sua trasparenza.

 TERRINA DI CAPRINO E PNS

Parte rossa:

Passata un’oretta,  lavate e tagliate a tocchetti il pomodoro nero di Seborga, rovesciatelo in un pentolino, aggiungete lo zucchero, l’agar agar e un po’ di olio Evo. Fatelo cuocere alcuni minuti, in modo che si asciughi e incorpori lo zucchero e l’olio (non impiegherà molto perché è a pasta soda). Quindi infilate nel pentolino il solito frullatore ad immersione, riducete il tutto in purea, e lasciate qualche minuto a intiepidirsi prima di rovesciarlo sul caprino rappreso.

Rimettete nel frigo un paio d’ore prima di capovolgerlo sul piatto da portata. Decorate con basilico o altra erba aromatica.

TERRINA DI CAPRINO E PNS (2)

3 commenti

  1. Ho avuto modo di assaggiare il pomodoro nero di Crimea, ma mai quello di Seborga… buffo visto che abito a due passi da lì!
    Con queste tue ricette appetitose mi hai proprio incuriosita, le proverò e con esse il famoso e ormai regale pomodoro.
    A presto!
    Silvia
    P.S.: l’idirizzo del mio craftblog è: http://silviamapetitemaison.blogspot.it

  2. A Seborga ho mangiato uno dei migliori conigli della mia vita, è successo molti anni fa, ancora c’era il Principe Luigi…….visibile molto frequentemente al bar:))))))
    Le tue ricette sono assolutamente particolari e curiosissime, non ho ancora avuto il piacere di assaggiare questi pomodori, in compenso il mio orto spotornese è strapieno di ramassin….proprio tutto non si può!:))

    Un saluto da dietro l’angolo!

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