
SPUNTINI, SI’ PER TUTTI
Spuntini a basso IG, dolci e salati – presentazione del 10 maggio Explora Salute ASL1
Il sito La Cucina Italiana così annota nella pagina dedicata alla pappa al pomodoro:
“È una semplice zuppa di origini contadine, ma la sua preparazione rispetta un preciso rituale. Sa di pomodori maturi, pane senza sale, aglio.
E per qualcuno può essere anche un elisir di lunga vita.
“Come descrivere meglio questo piatto?
Dunque è una ricetta toscana, semplicissima, conosciuta in tutta Italia grazie al fantastico libro “Il giornalino di Gian Burrasca” dello scrittore Vamba (al secolo Luigi Bertelli) e alla fortuna di essere stata musicata da, niente po po’ di meno che, Nino Rota, in occasione della trasposizione televisiva di Lina Vertmuller (ragazzi che mostri sacri!?!).
Ricordate? Bice Valori era la cattivissima direttrice del collegio e recitava in ginocchio per ridursi la statura…mentre Gian Burrasca era interpretato da una scatenata Rita Pavone, che cantava :
Viva la pa-pa-pap-pa
col po-po-po-po-po-po- pomodoro
Viva la pa-ppa-pa-ppa
che è un ca-po-po-po-po-lavoro
Viva la pa pa-pa-pa-pa
col po-po-po-modor!
Ok, revival a parte, la domanda che tutti voi vi farete è: la ricetta tradizionale si adatta allo spirito delle civette?
Qui vi volevo. Tutto dipende, ovviamente, dal pane che sceglierete.
Senza glutine, se siete intolleranti, o senza lievito, e del tipo integrale che più vi piace.
Io ho scelto un pane speciale, alla farina di semi d’uva.
Ed è stato un vero sforzo tenerlo lì e non mangiarlo per aspettare che diventasse raffermo.
Ingredienti
Preparazione
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